Ripercorrendo la nostra storia - Movimento dei Cursillos di Cristianità in Italia

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Ripercorrendo la nostra storia

 

Siamo tutti il risultato di quel sogno e di quanto dell'azione dello Spirito siamo stati in grado di accettare; Eduardo Bonnin, il vescovo Juan Hervàs, don Juan Capo, don Sebastian Gayà, Andres Rullan, e tanti altri, sono stati "tasselli" di un unico mosaico che da sempre era nella mente di Dio.

Rivediamo i volti dei protagonisti della storia del Movimento.
(estratto dal libro "Cursillos Storia e Carisma")
EDUARDO BONNIN AGUILO'
Fondatore dei Cursillos di cristianità

Eduardo Bonnin ha pensato, pregato e realizzato  i Cursillos.  Rettore del Primo Cursillo di Cala Figuera, nel 1944, e lo è stato in altri 65 dei primi 100 corsi; è stato sempre presente nei momenti importanti del Movimento fino a quando l'età e le sue conseguenze non gli hanno impedito di spostarsi. Se lo Spirito è stato il vero regista di questa nostra storia, non possiamo negare che, il protagonista umano è stato  Eduardo Bonnin.

VESCOVO MONS. JUAN HERVAS
Ha benedetto "a due mani" i Cursillos

E' stato l'angelo dei Cursillos, colui che diede al nascente Movimento il più appassionato dei sostegni, pagandone di persona le conseguenze. Non è stato il fondatore dei Cursillos, come sostiene qualcuno, ma senza di lui il Movimento non avrebbe avuto la diffusione attuale; ha amato fino all'ultimo quella che considerava una sua creatura. Ciononostante mons. Hervàs non ha mai partecipato ad un Cursillo!

DON SEBASTIAN GAYA'
Da sempre un pilastro del Movimento

Don Sebastian Gayà introdusse l'Ora Apostolica nella redazione della "Guida del Pellegrino". Al  rientro da Santiago ad accoglierli nel porto vi era una folla di circa 50mila persone. Don Sebastian Gayà, rivolgendosi da un balcone alla folla pronunciò una frase che avrebbe dato nuovo impulso apostolico a tutti i giovani partecipanti: "Siamo andati a Santiago per santificarci… Adesso che faremo?".

DON JUAN CAPO'
Diede l'impronta teologica ai Cursillos

Don Juan Capò diede fondamento teologico ai Cursillos  lasciando in essi il marchio della sua personalità. Ha difeso con energia lortodossia del MCC scontrandosi in più occasioni con i suoi detrattori. Don Juan Capò sostituì Gayà come responsabile diocesano dei giovani. Aveva una dialettica affascinante e coinvolgente accompagnata da uno sguardo elettrizzante un sorriso contagioso che conferiva serenità e fiducia in chi lo ascoltava.

GUILLERMO ESTARELLAS
Introdusse il "de colores" per la prima volta nei cursillos

Il De colores venne cantato per la prima volta in un Cursillo nel 1948, ma soltanto dal 1951 è diventata l'elemento caratterizzante e l'inno, non ufficiale, del Movimento. Ad introdurlo fu Guillermo Estarellas, quasi per gioco, per ingannare l'attesa dei partecipanti insofferenti per un ritardo. Una parte del testo originale, che inneggiava alle belle donne, fu modificata per rendere il canto più adeguato ai sacerdoti presenti ai ritiri.  

MAITE AGUSTI'
Nel 1958 è stata la prima rettrice di un Cursillo donne in Spagna

Nel 1958, il cardinale Arriba y Castro introdusse, nella diocesi di Tarrasa, i Cursillos per donne. Ad aprire la strada fu lo spirito di iniziativa di una donna, Maite Agustì, che durante un ricevimento, scavalcando ogni formalismo, prese sotto braccio il cardinale dicendo: "Eccellenza, i corsi per donne… sono una necessità… lei non può immaginare quanto sia insopportabile avere un santo che gira per la casa!"

La Riunione di Gruppo

Le  Riunioni di Gruppo sono la base del Movimento dei Cursillos di Cristianità.

La loro importanza si fonda su quello che condivido della mia vita con gli altri che condividono la loro con me....
La Riunione di Gruppo è vivere la vita a voce alta con degli amici di cui io mi arricchisco e loro si arricchiscono di me, perché conviviamo e compartecipiamo le nostre  circostanze concrete, le nostre grandezze e i nostri dettagli della vita.
E' sentire la gioia con i successi di ognuno e soffrire come propri  gli insuccessi degli amici.
Con la Riunione di Gruppo, cresciamo nell'amore e amicizia in Cristo, perché Cristo è uno dei componenti della Riunione di Gruppo.
Ne usciamo " con le batterie cariche" disposti ad evangelizzare i nostri ambienti, perché ne usciamo pieni di Grazia che ci infonde lo Spirito santo, che invochiamo all'inizio  e a cui chiediamo aiuto.  
Ogni membro della Riunione di Gruppo evangelizza dando testimonianza in ogni sua azione della vita fatta per amore,  quell'amore  di cui la Riunione di Gruppo ci ha riempito.
La Riunione di Gruppo, fatta "per" amicizia, assicura  la perseveranza e la  crescita  iniziata nel  Cursillo di  Cristianità, sentendosi cristiano con la gioia, costantemente rinnovata da una  pentecoste  settimanale.


L'Ultreya

Ultreya era un grido in incoraggiamento che nel Medio Evo si davano i pellegrini nel cammino di Santiago di  Compostela:   


ULTREYA! ,MÁS ALLA!,  PIU' IN LA',   AVANTI ...


E' la voce di   incoraggiamento   per   proseguire il cammino  giornaliero  della nostra normalità, confidando  nella  Grazia  di Dio, perché il cammino non sia in "salita" .
Ultreya è sempre un invito  ad andare sempre "più in là" , oltre se stessi, per incontrare l'altro e costruire la comunità,
Ultreya é una chiamata ad andare sempre avanti a testa alta, segno di dignità e segnale di una vita piena di senso.
Ultreya  è l'appello a non cadere nel cammino della vita, ma a contagiare gli altri  della gioia di Cristo.


L' Ultreya e la Riunione di Gruppo sono la chiave maestra essenziale   per perseverare e  crescere  nel  "cammino" dei Cursillos di Cristianità

L'importanza dell'Ultreya è talmente straordinaria  che laddove non  si celebra o non si celebra secondo lo "spirito" originale, sarà  solo un "tentativo" di Cursillos. E' impossibile che comprenda l'Ultreya chi non l'ha vissuta, così come non la comprende chi partecipa  ma non  la vive nella sua essenza o semplicemente non la vive..
Si potrebbe dire che l'Ultreya è tanto  bella….. per essere vera!

Il ruolo del sacerdote nel Cursillo

.... Ma, detto questo, occorre aggiungere che l'impegno di un sacerdote nel cursillo non può essere considerato nemmeno come un  fatto marginale nel suo ministero, o come copertura del suo tempo libero.
E' ovvio che l'impegno del sacerdote non si limita ai tre giorni, le persone che il Signore ci affida non ce le affida a tempo, ma il rapporto di amicizia spirituale che si istaura non ha scadenze e il sacerdote che ha fatto conoscere e sperimentare ad alcune persone l'amore del Signore, la realtà della Chiesa, la bellezza del vivere cristiano, non può abbandonarle. Sarà suo compito di pastore saper  indirizzare le persone negli impegni e negli ambienti idonei  senza volerle legare alla sua persona.
Oltre al rapporto personale il sacerdote ha rapporti con i laici nei vari momenti, dal pre-cursillo all'ultreya, dalla scuola responsabili al coordinamento. Il suo stile deve essere quello di aiutare i laici  a maturare  come cristiani, a crescere nella  fede  e nella capacità di essere protagonisti nella vita ecclesiale. Li sappia accompagnare senza paternalismi, senza inibire le loro iniziative, amandoli veramente: solo l'amore  farà sì che anche eventuali correzioni di tiro che il sacerdote dovrà fare per  motivi di dottrina, o di altro genere, siano accettati con serenità.  


Il ruolo del responsabile

Che  razza  di dirigenti possiamo diventare,  se non  ci  diamo valore come persone, se non ci crediamo dirigenti o  se non sappiamo ciò che significa essere dirigenti?

Che  razza  di dirigente cristiano possiamo essere,  se non  conosciamo il nostro valore come persona  figlia  di Dio, se non conosciamo la nostra religione, la nostra dottrina, il vangelo, i documenti del vaticano, le encicliche dei nostri papi, le biografie dei santi, in poche parole  se  non conosciamo la nostra fede cristiana?

E come "dirigenti cristiani nel MCC", supposto che siamo già dirigenti, che siamo già cristiani, che razza  di dirigenti possiamo essere nel MCC, se non conosciamo la sua mentalità, la sua essenza e la sua finalità? Come possiamo esserlo e realizzare la  nostra "funzione" senza vivere e convivere un metodo kerigmatico?.....


Carisma fondazionale


" La migliore  notizia, Dio in Cristo ci  ama, comunicata con il miglior  mezzo, l'amicizia , diretto al meglio di ciascuno che é il suo essere  persona"

Sentire l'esperienza  intima  che  "Dio mi ama",   con l' inquietudine apostolica , come battezzati, di comunicare questa grande notizia alla maggior parte delle persone dei miei ambienti, preferibilmente ai lontani, mediante il metodo dell'amicizia

La definizione  che Eduardo formula é  la seguente:

"I Cursillos di Cristianità   sono  un Movimento che , mediante un metodo proprio, tentano, partendo dalla Chiesa, di ottenere che le realtà  del  cristiano  si trasformino  in  vita nella  singolarità,  nella  originalità  e nella  creatività  di ogni  persona,  perché ,scoprendo  le proprie  potenzialità  e accettando i propri  limiti, conducano la propria libertà  con convinzione, rafforzi la sua  volontà con  decisione  e propizi l'amicizia   in virtù della sua costanza nella sua vita quotidiana   individuale  e  comunitaria"


 
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