Territorio 1 - Movimento dei Cursillos di Cristianità in Italia

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SICILIA
 
ANIMATORE SPIRITUALE TERRITORIALE

Ruggiero don Pietrantonio
PARR. MARIA SS.DEL CARMELO
94018 TROINA

Telefono  0935653025
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COORDINATORE TERRITORIALE

Francesco Castano
VIA A. MORO, 21
94018 TROINA


Telef 0935656096
Cel    3475818264  
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Responsabile stampa territoriale

ANTONELLA SIDOTI
Via Placido 2
98060 Montagnareale.



cell 328 01322251
Tel  0941 315188

antonellasidoti@virgilio.it

NOTIZIE DAL TERRITORIO

Primo incontro di formazione permanente nazionale

Si è svolto in Sicilia, presso la "Cittadella dell'Oasi" di Troina (diocesi di Nicosia), dal  25  al  27 giugno 2010, il primo dei tre incontri previsti della scuola di formazione permanente nazionale.
E' stata ritenuta da tutti un'esperienza di studio molto valida sia per i contenuti che per lo stile gioioso e carico di entusiasmo.
Erano presenti nove diocesi su dieci, con una partecipazione di circa 80 fratelli.
In apertura dei lavori, dopo la preghiera guidata dall'Animatore Spirituale Territoriale don Calogero Governale, il coordinatore territoriale Enzo  Giamportone ha illustrato il "Progetto formativo", le sue motivazioni e le aspettative secondo i bisogni di ciascuna diocesi.
Gli argomenti in programma, preparati dai responsabili del "Gruppo Formazione" del Coordinamento nazionale, sono stati presentati così come segue:
"   "Senso di appartenenza alla Chiesa e al MCC" (Mario Putzolu della diocesi di Sassari);
"   "La comunicazione e le dinamiche di gruppo" (Alberto Cardone della diocesi di Napoli);
"   "La spiritualità del MCC" (don Massimiliano Paiè della diocesi di Frascati):
"   "La formazione permanente e la figura del formatore" (M. Luisa Picciau, responsabile del gruppo formazione, della diocesi di Cagliari);
"   Il formatore, uomo spirituale" (don Francesco Vicino della diocesi di Ragusa);
Significativi sono stati i momenti di spiritualità vissuti durante:
-   l'adorazione eucaristica, guidata da don Pietro Antonio Ruggiero, della diocesi di Nicosia, sul tema "Io, il Signore ti ho formato",
-    la meditazione "Dio educa il Suo popolo" dettata da don Massimiliano Paiè e
-    la meditazione "Evangelizzare, inviati a creare discepoli" dettata da don Alessandro Screpis.
E' da sottolineare un passaggio gioioso e coinvolgente, durante il quale, utilizzando un gioco di grande valore educativo "Rimedi contro la solitudine", si è messo in rilievo la necessità di solidarietà, di amicizia, di collaborazione, valori grandi e indispensabili per ogni persona di qualsiasi età, sesso e cultura.
Con le loro relazioni, i sei gruppi di lavoro hanno manifestato il desiderio di continuare questo tipo di formazione per potere condividere dubbi, proposte e suggerimenti e per potere allargare le conoscenze acquisite.
Si è capito che è necessario essere carichi di spiritualità per non perdere il senso di appartenenza a Cristo, alla Chiesa e al MCC e che bisogna usare forme di comunicazione valide e strategie applicabili nella vita di tutti i giorni per potere incidere sull'ambiente e poterlo evangelizzare.
Molti hanno sottolineato che le nostre "Scuole responsabili" sono carenti a livello dottrinale e metodologico e, pertanto, hanno ribadito la necessità di trasmettere nelle proprie diocesi sia le conoscenze che lo stile acquisiti in questi giorni per migliorare l'approccio con i fratelli nell'Ultreya e per qualificare le scuole responsabili.
Ogni partecipante ha capito che bisogna formarsi continuamente per diventare formatore e per non perdere il passo nel cammino della "mentalizzazione" e della conoscenza, perché è giusto prima essere discepoli, per potere diventare veri apostoli.
Tra gli interventi significativi sono stati quelli del Coordinatore Nazionale Armando Bonato e dell'Animatore Spirituale Nazionale don Francesco Vicino, che hanno ribadito che è necessario fortificare il senso di appartenenza, sentendo l'urgenza di formarsi all'insegna del rinnovamento, tenendo sempre presente il carisma fondazionale del MCC, e così perseguire l'obiettivo di ritornare alle origini.
Ha concluso i lavori il Coordinatore territoriale Enzo  Giamportone, affermando che una vera formazione è necessaria, perché si possa parlare in tutto il territorio nazionale lo stesso linguaggio, tenendo presente che tale formazione deve essere caratterizzata da unità, amore, condivisione, fiducia reciproca, speranza comune e perdono, in una sola parola da Amicizia.



Storia del Movimento dei Cursillos de Cristiandad in Sicilia



Ragusa 15/18 settembre 1971: arriva in Sicilia uno strumento che vuole trasformare la società di una terra martoriata da mille contraddizioni e da mille problemi, una società che concedeva sempre meno spazio ai criteri evangelici.

Si era di fronte ad un cristianesimo sempre meno penetrante, pertanto si comprendeva che non si poteva continuare ad occuparsi soltanto di coloro che facevano ricorso alle strutture pastorali, ma bisognava fermentare gli ambienti, specie i più lontani, dal di dentro, mettendo l’uomo in un atteggiamento di ricerca, di rinnovamento, di comunione, attraverso la presenza in tutti gli ambienti di veri leaders.

Il Cursillo è arrivato in Sicilia ed è stato un dono di Grazia che il Signore ha fatto a noi. Oggi è una forza viva su cui Cristo può contare per far circolare la linfa vitale della Grazia nelle famiglie e nella società.

Il primo Cursillo in Sicilia, in diocesi di Ragusa, venne preparato e condotto da una equipe venuta da Roma, guidata dall’entusiasmo di Lino Cicogna, rettore, e di don Wladimiro Rocchi, Direttore Spirituale. Ma il “grazie” più grosso va detto a Mons. Carmelo Ferraro, allora arciprete a Vittoria, che accolse con entusiasmo questo Movimento, intuendo che esso poteva consentire l’evangelizzazione dei più lontani dalla vita della Chiesa, e in particolare degli uomini, che nella tradizione culturale siciliana difficilmente mettevano piede in Chiesa. Mons. Ferraro, divenuto qualche anno dopo Vescovo, è stato il diffusore più convinto di questo nuovo strumento pastorale. Grazie a lui il MCC ha potuto approdare prima a Vittoria, nella diocesi di Ragusa, e poi da lì espandersi in quasi tutta la Sicilia.

Al primo rientro, svoltosi a Vittoria, vennero un centinaio di fratelli romani per accogliere i partecipanti a quel 1° Cursillo della diocesi di Ragusa.

Dopo 30 anni, grazie al Signore, dopo una serie di “carambole”, il MCC è presente in Sicilia in 9 Diocesi su 18: Ragusa, Palermo, Catania, Monreale, Siracusa, Patti, Nicosia, Caltagirone, Agrigento. Ecco qui uno schema dei “lanci” effettuati e della situazione attuale del MCC nelle diocesi siciliane:

15/18 Settembre 1971 = 1° Cursillo a Ragusa
Rettore: Lino Cicogna
Direttore Spirituale: Don Wladimiro Rocchi
Sono stati celebrati 67 C.U. e 45 C.D. – N. 6 Ultreyas
Circa 4000 partecipanti.

1975 = Ragusa “lancia” Palermo
Rettore: Filippo Mangione
Dir. Spirituale: Mons. Carmelo Ferraro
Sono stati celebrati 41 C.U. e 38 C.D. – N. 1 Ultreya
Circa 2500 partecipanti.

1977 = Ragusa “lancia” Catania
Rettore: Peppino Micieli
Dir. Spirituale: Don Francesco Vicino
Sono stati celebrati 43 C.U. e 21 C.D. – N. 1 Ultreya
Circa 1800 partecipanti.

1980 = Palermo “lancia” Monreale
Rettore: Ignazio Caramma
Dir. Spirituale: Don Nino Porcaro
Sono stati celebrati 23 C.U. e 20 C.D. – N. 3 Ultreyas
Circa 1200 partecipanti.

1983 = Ragusa “lancia” Siracusa
Rettore: Peppino Micieli
Dir. Spirituale: Don Francesco Vicino
Sono stati celebrati 30 C.U. e 15 C.D. – N. 5 Ultreyas
Circa 1100 partecipanti.

1983 = Palermo “lancia” Patti
Rettore: Armando Ferrera
Dir. Spirituale: Don Salvatore La Sala
Sono stati celebrati 30 C.U. e 16 C.D. – N. 2 Ultreyas
Circa 1300 partecipanti.

1986 = Catania “lancia” Nicosia
Rettore: Enzo Messina
Dir. Spirituale: P. Emilio Manitta
Sono stati celebrati 17 C.U. e 10 C.D. – N. 5 Ultreyas
Circa 900 partecipanti.

1991 = Ragusa “lancia” Caltagirone
Rettore: Salvatore Garofalo
Dir. Spirituale: Don Salvatore Puglisi
Sono stati celebrati 18 C.U. e 10 C.D. – N. 2 Ultreyas
Circa 900 partecipanti.

1995 = Monreale “lancia” Agrigento
Rettore: Enzo Giamportone
Dir. Spirituale: fra Angelo fmr
Sono stati celebrati 11 C.U. e 11 C.D. – N. 3 Ultreyas
Circa 900 partecipanti.

In totale circa 15.000, fratelli sorelle e sacerdoti, hanno partecipato ad un Cursillo in Sicilia.

Sono in cantiere lanci: a Noto da parte di Ragusa e a Trapani da parte di Palermo.
Ognuno di questi lanci ha dietro le spalle sacrifici grandi, lavoro di preparazione, notti insonni e Km percorsi sempre con entusiasmo, ardore, gioia, condivisione, perché Cristo conta su di noi per ricondurre a Lui tutti. Molti gli ostacoli e gli scoraggiamenti, gli intoppi, ma… moltissime le intendenze, le preghiere che hanno fatto sì che il Signore elargisse tanta Grazia e tanta fede e per conseguenza tanta gioia per il raggiungimento degli obiettivi proposti…
E’ questa la storia favolosa di 30 anni di Grazia, legati al MCC, la storia del Risorto che con la potenza dello Spirito Santo ha trasformato i nostri cuori, le nostre anime, purificate da bagni di lacrime… lacrime di gioia dovute all’incontro con Lui, dopo essere stati per tanto, troppo tempo lontani dalla Sua casa.
Il MCC è presente qui, nella nostra Sicilia, con i suoi limiti, i suoi difetti, con tutti gli errori che gli uomini sono capaci di portare anche nelle idee più luminose e nelle ispirazioni più limpide.
Trent’anni di presenza del Movimento dei Cursillos de Cristiandad in Sicilia hanno fatto la storia della Grazia di Dio che ha conquistato i nostri cuori, li ha trasformati, li ha santificati, li ha umanizzati, li ha divinizzati e li ha portati a gridare a tutti che Cristo è risorto e che ci ama.
E’ una storia fatta di gioia, di entusiasmo, di fraternità vera; di emozioni, di crescita interiore e di apostolato missionario in tutti gli ambienti, fatta di contatti umani e di contagi forti, da fratello a fratello, da cuore a cuore, da persona a persona. Così i gruppi di ambiente si moltiplicano dappertutto come una grande “alluvione” e diminuisce la titubanza per dar posto all’audacia.
E’ una storia fatta di esperienze di vita, ricca di amore, di carità, di aiuto vicendevole, di speranza, di fede viva, che ha prodotto tanto bene con costanza e senza fare troppo rumore.
Oggi siamo chiamati a prendere coscienza dei doni ricevuti e vogliamo portare frutti sempre più abbondanti e così portare il Vangelo fino all’ultimo angolo della nostra terra. Non possiamo addormentarci, non possiamo tardare, in una terra tormentata e difficile come la nostra, fatta di crisi di valori e di ataviche certezze e altrettante manifestazioni di coraggio e di forza; non possiamo tardare ad essere parte viva di fermenti portatori di grazie e di doni.
Lo vogliamo tutti con fermezza, ma con umiltà e dolcezza, con delicatezza, ma con coraggio… Vogliamo tutto questo, vogliamo che quel rigagnolo che 30 anni fa bagnava la Sicilia, diventi una vera alluvione benefica.
Un sogno è nei nostri cuori: Un giorno qualcuno potrà dire «La Sicilia… in Sicilia la gente si ama, perché il Signore ha voluto così».

Enzo Giamportone


 
 
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